Cos'è
La Blefarite è un'infiammazione che interessa il margine palpebrale a livello delle ciglia. È molto frequente, tende a cronicizzarsi e a dare recidive. I sintomi sono dati da irritazione, bruciore e prurito ai bordi della palpebra.
È possibile riscontrarla in 4 diverse forme che possono far parte del medesimo processo:
- iperemica
- seborroica
- squamosa o crostosa
- ulcerativa
FORMA IPEREMICA: i bordi palpebrali sono arrossati e lievemente gonfi.
FORMA SEBORROICA: compaiono secrezioni oleose e spumose ai bordi dell'occhio.
FORMA SQUAMOSA: oltre all'arrossamento, si riscontrano delle pellicole sottili nella zona dell'impianto delle ciglia. Queste sono facilmente asportabili ma tendono a riformarsi. Le ciglia in questo caso sono spesso attaccate tra loro.
FORMA ULCERATIVA: Dovuta allo stafilococco, è caratterizzata dalla formazione di piccoli ascessi, che tendono ad aprirsi e sono ricoperti da croste, a livello dei follicoli piliferi.
Le complicanze più comuni della blefarite sono la congiuntivite, la cheratite superficiale (infiammazione del tessuto corneale) e, nei casi di quella ulcerativa, la meibomite cronica (infiammazione delle ghiandole sebacee).
Il decorso è cronico e l'esito può portare verso un ispessimento del bordo palpebrale, un'irregolare disposizione delle ciglia o, sempre nella forma ulcerativa, alla caduta parziale o totale di quest'ultime.
Cause
Le cause possono essere diverse. A livello generale è stata riscontrata in soggetti linfatici, anemici ed uricemici. A livello locale può essere dovuta ad infiammazioni della congiuntive o delle ghiandole lacrimali. A livello refrattivo è stato riscontrato che il binomio astigmatismo e blefarite sia molto frequente.
A livello alimentare, alcuni disturbi digestivi od epatici possono causarla così come l'uso di cosmetici o di pomate antibiotiche.
Trattamento
Iniziando ad eliminare quelle che possono essere le cause generali, locali o ambientali che si suppone possano aver causato l'infiammazione, seguirà un trattamento locale. Sarà necessario innanzitutto tenere puliti il margine palpebrale e le ciglia, asportando le squame che possono essersi create. Nelle forme iperemiche e squamose saranno necessarie pomate all'ossido di zinco o associazioni antibiotico-cortisoniche, tenendo sempre presente che però l'uso prolungato può essere pericoloso in quanto causa dell'innalzamento della pressione endooculare. Nelle forme ulcerative l'uso prolungato invece è utile anche dopo un'apparente guarigione.
Invitiamo chiunque riconosca di soffrire di uno di questi fastidi, a consultare il proprio oculista.